ISTRUZIONI dopo INTERVENTO di TUR ( Resezione endoscopica)

dott. Andrea Dell’Adami   

                                                                                                                                                                                                UROLOGIA
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AVVERTENZE PER I PAZIENTI SOTTOPOSTI AD INTERVENTI ENDOSCOPICI

Dopo un intervento come quello a cui Lei è stato sottoposto possono verificarsi, in una piccola percentuale di casi, degli inconvenienti legati sia alle particolarità della manovra chirurgica, sia alla presenza del catetere, sia alla differente qualità della guarigione al contatto con l’urina rispetto all’aria.
Sono inconvenienti rari, mai gravi o irreparabili, che in ogni caso non devono allarmare.

Ematuria (presenza di sangue nelle urine) : fino ai 40 gg. dopo l’intervento può avvenire che le urine si colorino di rosso, anche dopo un periodo di urine limpide, per presenza di sangue. Questo fenomeno è descritto come “ematuria in caduta d’escara” (la crosta che si forma in seguito alla coagulazione) è nella maggioranza dei casi di lieve entità (bastano poche gocce di sangue a colorare di rosso grandi quantità d’urina).Possono essere epulsi anche dei coaguli senza che la cosa debba preoccupare. In questi casi è indicato il riposo e l’aumento dell’introduzione di liquidi . In alcuni rarissimi casi l’ematuria potrebbe essere più abbondante con talora difficoltà ad urinare; sarà opportuno,in qusta situazione mettersi in contatto con noi. Eccezionalmente potrebbe essere necessario un breve ricovero con applicazione di un catetere a scopo emostatico.

Febbre: può insorgere con brivido scuotente, può essere preceduta o accompagnata da bruciori menzionali, aumento della frequenza delle minzioni e raggiungere facilmente gradi elevati, è di solito di breve durata e non lascia postumi. E’ comunque utile prendere contatto con noi o con il vostro Medico curante.

Disturbi vescicali o uretrali: sono fastidi frequentissimi legati alla differente guarigione dei tessuti a contatto con l’urina in zone altamente reflessogene. Consistono principalmente in frequenza minzionale elevata (pollachiuria), in urgenza minzionale con talora fughe d’urina, in bruciori sia urinando che no. Possono più o meno forti durare anche fino a 60 – 90 giorni dall’intervento (di solito però passano dopo alcuni giorni). fino alla completa guarigione interna

Ritenzione acuta d’urina (blocco urinario) : in rari casi legata , di solito, alla infiammazione ed all’edema (gonfiore) dei tessuti dopo l’intervento, può presentarsi l’impossibilità ad urinare nell’immediato post-operatorio. L’applicazione di un catetere per 23 gg risolverà il problema.

Nel caso di ematuria importante, nel caso di ritenzione e se urgenze connesse al solo periodo successivo all’intervento ,Lei potrà fare riferimento allo 040-3171111 ad ogni ora del giorno e della notte. Le risponderà l’Infermiere del 4° piano dove Lei è stato ricoverato che al bisogno mi contatterà.

A seguire istruzioni comportamentali utili a ridurre la percentuale di disagio

COSA FARE E COSA NON FARE A CASA
Bere molti liquidi: 1,5 – 2 litri d’acqua il giorno (qualcosa di più durante la stagione estiva)
salvo che non ci siano delle controindicazioni legate a particolari condizioni mediche; al
termine dei 40 gg riprenderete abitudini normali
Evitare di star seduti a lungo;
Fare passeggiate;
Evitare di sollevare grandi pesi o altri sforzi fisici impegnativi per 3-4 settimane dopo
l’intervento. Ogni sforzo può causare un sanguinamento;
Evitare lunghi viaggi in macchina per quattro settimane dopo l’intervento; se ne siete
costretti interrompete ogni ora/ora e mezza il viaggio per camminare; potrete in ogni caso
guidare immediatamente. Prudenza nell’uso di motorino.
Evitare l’uso della bicicletta per 30-40 gg;
Evitare l’esposizione al freddo del basso addome;
Evitare la stitichezza. Si debbono mantenere le feci morbide per questo si cerchi di
assumere pasti con molta verdura e frutta e alimenti con fibre. Eventualmente si può far uso
di un blando lassativo non irritante. Evitare cibi o bevande molto fredde. Piccole quantità
d’alcolici non fanno male; quantità moderate o eccessive, possono ritardare la guarigione e
causare disturbi.
Evitare per un mese, dopo l’intervento, l’attività sessuale.
Eliminare le terapie che si prendevano per la prostata

Grazie per la collaborazione

Andrea Dell’Adami

 

dott. Andrea Dell’Adami   

                                                                                                                                                                                                UROLOGIA
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